lunedì 30 giugno 2014

Corri e Cammina Marcinelle - 08 agosto 2014 - Turrivalignani


La corsa della memoria “Corri e cammina Marcinelle" per non dimenticare 08 agosto 2014: 
Percorso : Turrivalignani, Lettomanoppello, Manoppello e ritorno 
gara competitiva km 11, gara non competitiva km 5 - 
Partenza e arrivo a piazza Marcinelle ( davanti al Municipio ) a Turrivalignani ore 09.30. 

8 agosto 1956: la tragedia di Marcinelle

Sono le 8 e dieci del mattino dell' 8 agosto 1956. Una colonna di fumo nero si leva dalla miniera di carbone di Marcinelle, a Charleroi, in Belgio. A 975 metri di profondità si scatena l'inferno. Dei minatori scesi nel pozzo per il primo turno 262 muoiono, di cui 136 italiani.

L'incidente

Gli uomini si erano appena calati e l'estrazione era cominciata quando sulla piattaforma del piano 975, per un malinteso, la gabbia si avvia prima del tempo mentre un vagone mal inserito oltrepassa uno degli scomparti filando via verso la superficie, guadagnando velocità e danneggiando due cavi elettrici ad alta tensione. Un lampo e poi l'inferno: le fiamme avvolgono travi e strutture in legno e solo sette operai riescono a risalire in superficie accompagnati dalle prime volute di fumo nero e annunciando la tragedia che si sta compiendo.

"Tutti morti"

I soccorritori tentano l'impossibile e sfidano la temperatura infernale causata dall'incendio. Il giorno dopo gli uomini sono ancora prigionieri: l'incendio non ha toccato chi lavora ai livelli più bassi della miniera e per giorni si spera di poterli trovare ancora in vita. Ma all'alba del 23 agosto i soccorritori tornano in superficie e le parole pronunciate da uno di loro suonano come un macigno: "Tutti morti". Li hanno trovati a 1.035 metri di profondità, avvinghiati gli uni agli altri in un'ultima disperata ricerca di aiuto e di solidarietà.

Rabbia e impotenza

Quel giorno tante povere donne chiamano invano nomi italiani. Le grida, i pianti, le maledizioni formano un coro tragico finché le donne non hanno più voce e lacrime per piangere. Solo la pietà e l'intuito dell'amore permetteranno, in alcuni casi, di riconoscere i corpi arsi dalle fiamme. Bandiera nera per l'Italia e per i 406 orfani che sempre malediranno Marcinelle. E' in lutto il Paese dei poveri, degli emigranti, "merce di scambio" tra i governi italiano e belga che nel '46 firmarono l'accordo "minatori-carbone": l'Italia forniva manodopera (47mila uomini nel '56) in cambio di carbone.

Una vita disperata

Partiti da casa con un fiasco di Chianti e tre pacchetti di sigarette, sono inchiodati sotto un cielo perennemente grigio di fumi bassi, un paesaggio da "Cittadella" di Cronin, pavé nero e sconnesso, un lavoro che abbrutisce e a stento sfama, il grisou in agguato, i mucchi di scorie come nere sentinelle, umide baracche come case con appiccicate le cartoline illustrate di paesi col campanile in mezzo e la campagna attorno, un bicchiere di vino cattivo e una voglia disperata del sole di casa. In Belgio si muore di grisou, di fuoco, di mancanza di sicurezza nei pozzi, ma si muore anche più lentamente, senza accorgersene, di carbone che entra nei polmoni, di birra, di fatica, di nebbia, di muffa, di nostalgia. Vite vendute per un sacco di carbone.
Marco Innocenti da il sole 24 ore dell’ 08 agosto 2009 


martedì 3 giugno 2014

5° Corre Peltuinum - 02 giugno 2014 - Prata D'Ansidonia (AQ)

Si è svolta in occasione della festa della Repubblica la quinta edizione di Corre Peltuinum, una gara competitiva di 8,4 km, camminata non competitiva di 4,2 km e gare giovanili di 0,5 km. Quest’anno hanno partecipato 78 persone alla gara competitiva e 89 persone alla gara non competitiva e 11 categorie giovanili totale 188 partecipanti. La filosofia di questa manifestazione è dettata dalla voglia di stare insieme tra atleti e abitanti del posto. Come tutti gli anni visita guidata da due ragazzi dell’università la Cattolica di Roma che ci hanno dato la possibilità di visitare la mattina il sito archeologico di Peltuinum, il teatro di Peltuinum, la chiesa di San Paolo, Castello Camponeschi, la chiesa di Santa Maria dè Centurelli, Oratorio di San Pellegrino e della chiesa di Santa Maria dell'Assunta a Bominaco, Tussio, San Nicandro e Prata D’Ansidonia. Poi pranzo con pasta basilico e pomodoro preparata dallo chef Matteo , lenticchie preparate da Lino, affettati e formaggi locali e Montepulciano D’Abruzzo. Nel pomeriggio si sono svolte le gare a seguire la sera cena a base di farro di Abbateggio, ceci con lo zafferano preparate da Tiziana, salsicce di Stiffe e dolci preparati dalle popolazione del posto e gustato del buon Montepulciano D’Abruzzo.
La gara maschile è stata vinta da Alberico Di Cecco della Vini Fantini by Farnese, al secondo posto si è classificato Cerretani Guerino Atletica Val Tavo e al terzo posto Berardi Daniele Atletica Abruzzo L’Aquila.
In campo femminile la vittoriea è andata a Di Donato Simona dell’Asd San Paolo Villa Reale,  al secondo posto si è classificata Capodicasa Stefania Atletica Vomano Bruni Pubbl. e al terzo posto Buzzelli Lorella della GP FIDAS Pescara.
Un gruppo di ciclisti “Podicicliamatorialienogastronomici” Camosci D’Abruzzo ci hanno onorato partendo da Chieti Scalo fino a Prata D’Ansidonia per un totale di circa 80 km.
Ci hanno fanno compagnia e mostrato la loro bravura i componenti dell’Associazione Tradizioni Popolari Abruzzesi e gli Sbandieratori Aquilani.
Una giornata splendida e come dicono i soci dell’ Associazione ricostruiamo Castelnuovo “il terremoto ha distrutto le nostre case ma non la nostra gioia di vivere, la nostra solidarietà e la nostra accoglienza”.
Complimenti di cuore a tutti gli abitanti di Prata e Castelnuovo che nonostante tutti i problemi legati alla ricostruzione hanno tanta voglia di ripartire e ritornale alla normalità.  
Un grazie particolare va alla Uisp e precisamente a Ervana   che come al solito eè stata impeccabile. Prima della partenza sono stati ricordati due grandi atleti che ci hanno lasciato Luciano Vinciguerra che correva vestito da Indiano e scalzo, era chiamato da tanti L’Indiano Bianco e Paolucci Ernesto altro instancabile tessitore di tante iniziative. La partenza della gara è stata data dalla donna più anziana di Prata 94 anni, ma dallo spirito di una ventenne. Inoltre gli ultimi 500 metri Masci Ranieri li ha percorsi scalzo come in onore di Luciano.  
Un grazie particolare al Presidentissimo dell’A.S.D. .- M.C. Manoppello Sogeda Febbo Venturino e al Vice Presidente Santino De Meis e all’amico Rolando D’Ettore che non mi abbandonano mai in tutte le   mie vulcaniche iniziative, non posso dimenticare il Sindaco Paolo e al Presidente Antonio della Pro Loco di Prata D’Ansidonia e alla tutto fare Luigia.
Ottimo il servizio prestato dal 118 di San Demetrio nei Vestini.
Ma al centro di tutto ci sono sempre i podisti un grazie di cuore anche a tutti voi e alle vostre famiglie per la riuscita della manifestazione in un paesino che ha bisogno di rinascere e lo sport e la socializzazione è determinante per ricostruire il futuro.
Un grazie di cuore a tutti gli sponsor che ci hanno permesso di fare questa bellissima quarta edizione di Corre Peltuinum, in modo particolare a : Panificio di Prata D’Ansidonia ( dopo il terremoto si è spostato a L’Aquila, Casale Paradiso di Chieti, Sogeda, Cantina Zaccagnini di Bolognano, Vini cantina Sociale di Tollo, Cantina Dora Sarchese,  Cantina Roxan di Rosciano, Cantina di Ripa Teatina e il Ristorante la Locanda del Fattore a Brecciarola di Chieti.
Al prossimo anno.
Franco Schiazza
A.S.D. M.C. – Manoppello Sogeda